RADICI DI CARBONE

Spettacolo di narrazione quasi muto con Clown


ISPIRATO AL LIBRO DI SONIA SALSI :
“Storia dell'immigrazione italiana in Belgio: Il caso del Limburgo, 2013, Pendragon Bologna


Drammaturgia e Regia: Laura Costa
Clown: Maurizio Vai, Stefania Milia, Laura Costa
Scenografie e costumi: Maurizio Vai

IL VIAGGIO
Nel dopo guerra il manifesto di color rosa, che prometteva soldi e
case, invade i villaggi di povera gente, convincendola a partire per
il Belgio, nella speranza di poter migliorare le proprie condizioni di vita.
Iniziava così, un'epopea di massa, tra viaggi estenuanti, visite mediche,
ricerche burocratiche non prive di difficoltà, sino all'arrivo deludente in
Belgio per le mancate aspettative.

LA MINIERA
“Uomini” di ogni nazionalità e religione si trovavano a lavorare in
condizioni estreme, nel ventre della terra, al buio e al caldo .
Ogni volta che scendevano, rischiavano la morte, i feriti erano all'ordine del
giorno e le sirene scandivano tempi e avvenimenti della miniera.
Le donne in superficie, tra panni da lavare e bambini da allevare,
attendevano con ansia il ritorno dei loro cari.

LA CONVIVENZA
Il Belgio, grazie ai migranti, ha trasformato la sua urbanistica
territoriale; laddove c'erano baracche sono sorte delle vere e
proprie cité (villaggi-giardini). Laboratori umani di
pluriconvivenza, a volte forzata, che però hanno
dato vita a scambi culturali, altrimenti impossibili.

RADICI DI CARBONE
A tutti coloro che, come Sonia Salsi, sono nati e/o cresciuti in un luogo
straniero, alla fine di questo viaggio, sorge la domanda:
“dov'è la mia radice?”
Forse non è in un paese ma nelle ragioni, nei luoghi e nei fatti che hanno
portato a migrare. Per questo, la radice di Sonia Salsi,
come forse di molti figli di minatori migranti, è nel carbone.